I Mosaici

L'area attorno all'altare della croce fu in origine pavimentata con un battuto di malta e cocciopesto e con grandi lastre di pietra. Questo tipo di pavimentazione, molto sobria, fu sostituita tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo da una serie di mosaici con figurazioni animali: grifoni, aquilotti, intrecci, quadrifogli e tralci vegetali entro riquadri. Ai lati dell'altare si conservano due coppie di animali affrontati.

Il riquadro nord, molto lacunoso, conteneva due leoni, quello sud, meglio conservato, due grifoni rampanti separati da un tralcio vegetale.

L'immagine musiva è caratterizzata da un calligrafismo grafico molto semplice ed efficace, l'effetto decorativo risulta impreziosito dall'impiego di tessere in pasta vitrea colorata e da una cornice a nastro che racchiude tondi rossi in ceramica. La tipologia dei motivi decorativi floreali rimandano ad un gusto di derivazione mediorientale.

I due riquadri con gli animali sono collegati anteriormente da una fascia a motivi vegetali geometrici costituiti da cerchi intersecati a foglie nervate dalle quali occhieggiano piccoli uccelli a tessere policrome in pasta vitrea.

Una seconda fascia ad un livello più basso, conserva quattro aquilotti entro riquadri geometricamente ripartiti in spazi romboidali.

Completano la scena altri due grifi in tessere bianche e nere e inserti policromi, entrambi sotto un’arcatella, davanti all’Albero della Vita.

I modelli iconografici del mosaico di Fruttuaria sembrano derivare direttamente dalle stoffe e dal repertorio dei mosaici tardo antichi.
Sia nel repertorio, sia nei materiali impiegati, che comprendono un notevole numero di tessere in pasta vitrea, il mosaico di Fruttuaria si lega maggiormente alla tradizione alto adriatica rispetto a quella padana.
Anche in relazione ai documentati interessi di Fruttuaria in area ferrarese, gli studiosi propendono per un’attribuzione dei mosaici fruttuariensi a maestranze alto adriatiche.