L’area Presbiterale

L'area presbiteriale rappresenta un nodo di grande complessità e stratificazione architettonica.

All'incrocio tra navata centrale e transetto, nel fulcro dello spazio religioso, in posizione emergente sorgeva l'altare della Croce.

L’altare della Santa Croce era collegato ad una struttura circolare che riproduceva l’edicola del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il Santo Sepolcro è un monumento circolare, eretto sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme, costruito nel IV secolo dall'imperatore Costantino, sul luogo della tomba di Cristo. Il Santo Sepolcro di Fruttuaria, che risale alle prime fasi del cantiere, è databile ai primi anni dopo il mille.

Di questa struttura, il più antico modello in muratura di sepolcro sinora conosciuto, che può essere confrontato con quello costruito in pietra, nella Cattedrale di Aquileia, si conservano poche decine di centimetri di muratura in elevato.

Tra il X e 1'XI secolo, durante le celebrazioni pasquali, nei monasteri, si svolgevano le prime forme di rappresentazione del dramma sacro e della visita al Sepolcro.

Dalle descrizioni delle Consuetudini di Fruttuaria sappiamo che durante tali celebrazioni, il rituale del giorno di Pasqua vedeva i monaci impegnati in una processione nel chiostro con una reliquia del Santo Sepolcro procurata da Guglielmo da Volpiano appositamente per l’abbazia. Al rientro in chiesa dal portale maggiore, la reliquia veniva posta di fronte all’altare della Santa Croce e lì i monaci eseguivano una delle forme più semplici della Visitatio Sepulchri: con un dialogo in canto gregoriano, tre monaci nelle vesti delle Marie e due nelle vesti degli angeli annunciavano la Resurrezione.

Nelle cappelle intermedie trovavano posto le tombe degli abati e dei personaggi di alto rango.

Il Chronicon attesta la presenza della sepoltura di Arduino, prima dei leggendari trasferimenti dei suoi resti nei castelli di Agliè e di Masino, accanto all'abate Alberto nella cappella di san Giovanni Battista, a lato del coro centrale.