Il Chiostro Settecentesco

Il chiostro, luogo di connessione tra l'ambiente liturgico della chiesa e i restanti spazi abbaziali adibiti alla vita religiosa comunitaria ha sempre avuto un ruolo essenziale nei complessi monastici. Di regola i chiostri erano composti da quattro gallerie o passaggi coperti delimitati da uno spazio centrale a cielo aperto, destinato a giardino. L'abbazia di Fruttuaria non doveva sfuggire a questa regola generale. L'esistenza di un chiostro con un impianto simile a quello odierno, addossato al lato meridionale della chiesa e opposto alla torre campanaria è ipotizzabile sin dall' XI secolo.

Il chiostro nella sua conformazione attuale, con impianto rettangolare con quattro cortine rettilinee a tre e quattro fornici e angoli smussati, risale alla fase di riplasmazione settecentesca del complesso.

Alla morte del Cardinale delle Lanze, nel 1784, le fonti descrivono un chiostro formato da diciotto arcate di portici voltati "formanti figura ottagonale" con una terrazza scoperta percorribile, pavimentata a bitume, protetta da un pavimento in mattoni sopra l'estradosso delle volte del primo ordine. Questo pavimento è descritto "in pessimo stato" , per effetto delle infiltrazioni risultava "bisognoso di riparazione per scongiurare l'imminente rovina".

L'immagine che si desume dalla descrizione è quella di una struttura ad ordine unico con una terrazza superiore che si affacciava sulla corte interna. La realizzazione della galleria superiore con i pilastri in asse a quelli sottostanti risulta posteriore al 1784 e trova conferma nella data incisa in un coppo datato 1785 rinvenuto nel corso dei restauri delle coperture.